La Via Claudia Augusta è uno storico percorso che inizia da Donauwoerth in Germania, passa per Augusta-Augsburg attraversa l' Austria e arriva fino a Venezia . Abbiamo iniziato a parlaredi percorrerla in bicicletta a gennaio durante una cena tra amici,
a giugno abbiamo fatto una pianificazione iniziale che prevedeva di percorrere la parte Italiana nella variante che passa da Feltre.
Ad agosto si sono
sfilati gli incerti e quelli con altri impegni e siamo rimasti in
quattro: Flora Marina Claudio e Massimo.
A questo punto, sia pure con un po' di incertezza per il meteo,
abbiamo prenotato il pulmino che ci avrebbe portato al via e le
sistemazioni per dormire e lanciato la nostra esperta grafica (Sara)
per il progetto delle magliette della squadra.
Dopo una ultima riflessione sul meteo “qualche goccia non ci
scioglie non siamo fatti di sale” abbiamo
deciso di partire comunque.
8-9
Partiti alle 6 da Strambino, Roberto il nostro chauffeur ci ha
condotto attraverso Svizzera e Austria sino al via percorrendo una
bellissima strada lungo l'Engadina (da valutare per un percorso in
bici in futuro). Siamo arrivati a mezzogiorno a Resia , rimontate e
caricate le bici e subito un piccolo inconveniente al mio
portapacchi facilmente risolto grazie all'aiuto di Claudio che
estrae dallo zaino le fascette di plastica.
Abbiamo subito pranzato sul lago con crauti speck , salsiccia e
vista sul campanile del paese sommerso dopo la costruzione della
diga. Poi una bellissima ciclabile lungo il lago, siamo arrivati al
Santuario di Monte Maria con un po' pioggerellina , una bella salita
e lo visitiamo .
Riprendiamo quindi fino a Laudes dove posiamo i bagagli e visto
che è ancora presto andiamo a visitare Malles (dove mi procuro un
bullone e riparo più seriamente il portapacchi) e Glorenza
(medievale,molto interessante).
Per la cena passeggiata notturna fino a Glorenza (2 km) per
cercare di mangiare lo stinco ma il ristorante che avevamo adocchiato
è chiuso e dobbiamo ripiegare su un enorme piatto di carne e
salsicce.
Maria al monte
Glorenza
9-9
Bella giornata di sole che favorisce la lunga pedalata lungo l'
Adige con continui saliscendi attraverso infiniti frutteti (le mele
della val Venosta) fino a Merano dove arriviamo a mezzogiorno,
dedichiamo un paio d' ore alla visita e poi via verso Bolzano;
questa seconda parte, sempre su una bella e affollatissima ciclabil,e
è un po' meno divertente perchè tutta dritta e un po' piatta ma il
paesaggio è splendido, e i frutteti continuano a vista d' occhio …
ma chi mangerà tutte queste mele?
Ottima sistemazione all' ostello della gioventù e ottima cena
(finalmente troviamo stinco e birra artigianale!) da Ca' de Bezzi.
10-9
Dedichiamo un paio d'ore a visitare Bolzano e all' acquisto di
frutta secca e piacevolezze del genere
poi ci rimettiamo in strada e
in uscita dalla città incontriamo la nostra vecchia amica Judy ,
trasferitasi qui da qualche anno, con la quale facciamo quattro
chiacchiere. Quindi ripartiamo e sempre per una bella ciclabile verso
le 17 arriviamo a Trento anche questa molto bella. Il tempo anche
oggi è stato buono salvo un po' di vento contrario negli ultimi
10km.
Foce dell' Avisio
Prima di andare a cena stendiamo e mettiamo fuori le scarpe, poi
mentre ceniamo alla birreria Pedavena (anche questa memorabile) viene
giù il diluvio universale tanto che dobbiamo rientrare in ostello
col taxi e troviamo l'acqua fino a metà della stanza e le scarpe
...ovviamente piene d'acqua: Le riempiamo di carta usando carta
igienica fazzoletti salviette tovaglioli dell'albergo tutto quello
che c'è e speriamo che asciughino.
11-9
Stamattina le scarpe erano abbastanza asciutte. Da Trento a
Pergine facciamo una salita impegnativa su strada statale poi dal
lago di Caldonazzo in poi la bellissima ciclabile del Brenta che a
un certo punto diventa ciclabile del Grappa .
Percorso in pianura
fino a Primolano dove ci tocca un'altra salita abbastanza ripida:
le “scalette di Primolano” una serie di fortificazioni del
15-18 che percorriamo sotto la pioggia . Arrivati in alto smette di
piovere,.
ancora una quindicina di chilometri fino a Feltre e
un'altra lavata incredibile; per fortuna la sistemazione presso un ex
convitto per orfane ora adibito a convitto per studenti fuori sede è
molto buona. Ci asciughiamo e poi andiamo a cercare un posto dove
cenare. Il centro è molto “veneziano” e bello, purtroppo il
ristorante che ci avevano indicato è pieno ma la padrona ci
suggerisce una pizzeria lì vicino.
Nonostante la lavata e la
lunga pedalata la giornata è stata buona e ci siamo divertiti,
anche oggi 100 km
12-9
Oggi giornata critica sia per il percorso che x il meteo.Usciti da
Feltre ci siamo trovati sulla. SS 358 molto trafficata, a Vas l'
abbiamo abbandonata e siamo riusciti a fare un po di km tranquilli
seguendo la vecchia strada poi ancora statale fino à Bagolino dove
per festeggiare l' arrivo nelle terre del Prosecco (Valdobbiadene) ci
siamo concessi un bianchetto con il primo di una lunga serie di
cicchetti (soppressa e formaggi ). A Vidor, dove inizia a piovere,
abbiamo imboccato una bella e divertente sterrata che però dopo una
ventina di km di ravanate e qualche tratto di portage abbiamo dovuto
lasciare perche finiva nel Piave. Arrivati bagnati fradici a Ponte
Priula ci tocca anche lavare le bici perchè c'è più fango che
catena: Doccia calda e poi una ottima cena da BISTEKKE (la specialità
la dice il nome stesso).
Passerella di Vas
Valdobbiadene
13-9
Imbocchiamo subito lo sterrato sbagliato e ci tocca portare le
bici per un centinaio di metri, poi diventa bello e divertente, A
Ponte di Piave ci concediamo una spremuta, Claudio si taglia i
capelli e facciamo una bella chiacchierata col barbiere-fotografo che
come fotografo è veramente bravo.
Arriviamo a S.Donà, seguiamo il Piave Vecchio fino a Caposile e
qui (percorso obbligato) la ciclabile, un sentierino largo 10 cm
circondato da ortiche alte un metro, fino a Portegrandi. A parte le
ortiche paesaggisticamente è bellissimo,tra Sile e laguna e all'
ora del tramonto, ma è comunque infernale e con un bel guado alla
fine presso il cosiddetto taglio del Sile.
Ponte della Priula
Ponte Vittoria a S.Donà
Piave Vecchio
Ponte di barche a Caposile
Tra Sile e laguna
Ci compensa di tutto l'
ospitalità della signora del B&B e l' ottima cena a base di di
pesce.
14-9
Oggi ci aspettano solo 30 chilometri. A colazione ci sbafiamo
tutta la torta che la signora aveva preparato, dimenticandoci degli
altri ospiti, poi seguendo il parco del Sile pedaliamo fino a
Treviso dove arriviamo verso l'una. Una bibita, un gelato, un
giretto per il centro e ci dividiamo, io vado a Mestre a trovare i
miei e gli altri si fermano qui a dormire.
Casier
15-9
Come d' accordo gli amici appena arrivati a Mestre mi chiamano e
visto che hanno un' ora buca prima che parta il prossimo treno
(bisogna fare 4 cambi: Mestre-Verona-Milano-Chivasso) andiamo alla
Vite Rossa forse l' ultimo “baccaro” di Mestre dove festeggiamo
con ottimi cicchetti a base di prosecco e baccalà.
…................
17-9
Parto anch'io per rientrare e a Verona scendo per errore a Porta
Vescovo anziché a Porta Nuova, poco male è una buona occasione per
fare un giro in bici anche per Verona.
Itinerario
Dati tecnici
7 giorni
452 km
1200 mt di dislivello
70% asfalto
Bici MTB front suspended, fino a Trento però si puo' usare
qualunque bici, da Quero Vas in poi serve la MTB
2 borse posteriori e una borsetta a manubrio, carico utile circa
10 kg
Costi circa 60€ al gg più i trasporti
Gastronomia da Nord a Sud
Ottime birre artigianali chiare, rosse e scure
Spriz
Prosecco
Salsicce Crauti Patate Costine Speck Stinco Canederli
strudel
Soppressa formaggio bastardo del Piave cicchetti
Baccalà mantecato, alla veneziana, alla vicentina
Pasta allo scoglio, frittura di pesce
Mele, mele, mele,mele...
Posti buoni per mangiare-dormire
Mangiare
Bolzano Birreria Cà de Bezzi
Trento Birreria Pedavena
Ponte della Priula Bistekke
Portegrandi Pizzeria in via Paolo VI
Mestre Vite Rossa in via G.Gozzi
Dormire
Bolzano Ostello della gioventù
Trento Ostello della gioventù
Feltre Convitto Carenzoni
Ponte della Priula Hotel S.Carlo
Portegrandi Laguna B&B
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